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Processo di valutazione dell’assessment center,
selezione del personale

Cap. 3 Assessment Center

3.2 Processo di valutazione dell’assessment center

L’assesment propone una situazione valutativa basata sulla sperimentazione. L’esperienza personale offerta dall’ assessment, sebbene possa suscitare tensione e preoccupazioni nei partecipanti, invoglia il confronto, la verifica e l’autoanalisi. Questa metodologia richiede ai selezionatori:

• una valutazione dei candidati con strumenti molto dinamici;
• la progettazione e l’individuazione di strumenti adeguati allo scopo;
• una spiccata capacità nel rilevare le differenti gradazioni tipiche dei comportamenti individuali;
• l’approntamento di una setting accogliente, allestito con cura. La ricchezza di elementi valutativi che caratterizzano l’assesment garantisce l’attendibilità della valutazione di candidati, riducendo drasticamente il condizionamento della soggettività dei valutatori. Il sistema di valutazione dovrebbe rispettare le seguenti condizioni:
• ogni capacità viene valutata in due o più prove differenti;
• ogni partecipante viene osservato da tutti i selezionatori, che effettuano osservazioni a rotazione, negli esercizi previsti;
• ogni candidato per la stessa capacità è osservato in prove diverse da due valutatori;
• la valutazione viene formulata collettivamente con la produzione di un profilo generale del partecipante. Il setting valutativo dell’assessment include:
• un elenco di caratteristiche da valutare;
• prove adeguate al contesto organizzativo in cui vengono impiegate;
• la composizione di gruppi di candidati (6-8 persone);
• un impianto di valutazione che di solito prevede un valutatore ogni due candidati;
• una sala adatta per la realizzazione agevole delle prove. A proposito della composizione del gruppo nel contesto dei processi di selezione, un numero inferiore ai sei candidati può rendere troppo poco interattiva la discussione, mentre se si superano le dodici persone possono sopraggiungere problematiche nella gestione del processo e nell’osservazione delle relazioni interpersonali (Spaltro, 1999).

Devono essere assicurate analoghe opportunità a tutti di partecipare in modo attivo ed inoltre occorre che il gruppo sia costituito in modo omogeneo, ossia i candidati dovrebbero essere simili in termini di scolarizzazione/livello culturale ed età. È bene inoltre che il gruppo sia composto un numero uomini e donne pressoché paritetico. I selezionatori cureranno questi aspetti al fine di evitare che i partecipanti sperimentino disagio o senso di inadeguatezza in relazione a fattori di contesto, riconducibili appunto alla composizione del gruppo; ad esempio una neodiplomata inserita in un gruppo di laureati in possesso di un livello culturale maggiore, maggiori d’età di 4-5 anni

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Dott.ssa Manuela Aruta

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