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Il carattere schizoide nella selezione del personale
Cap. 4 Possibilità di utilizzo della Teoria Bioenergetica nella Selezione del Personale
4.5 Il carattere schizoide
“Accettare un sentimento implica più della
semplice consapevolezza intellettuale della sua esistenza. Si
deve sperimentare il sentimento, fare amicizia con esso”.
(Alexander Lowen, 1994, pag.176)".
Gli occhi rispecchiano la salute o il malessere
dell’individuo dal punto di vista psicosomatico. Si possono
osservare diverse caratteristiche:
- l’espressione e la loro collocazione nelle orbite,
- la struttura ed il funzionamento del globo oculare,
- la situazione dell’iride e della sclerotica.
“Dopo avere esplorato lo sguardo di un individuo è possibile
comprendere quello che gli occhi esprimono attraverso la loro
lucentezza, la loro forma ed il modo in cui si inquadrano nel
viso. Ad esempio, gli occhi profondamente incassati nelle
orbite, frequentemente, indicano tutta una vita di espressioni
trattenute e di tristezza repressa” (Ken Dychtwald, 1978, pag.
184). La mancanza di espressione negli occhi è un elemento della
difesa schizoide dalle emozioni. Quando osserviamo negli occhi
un soggetto schizoide ci sembra che egli stia osservando un
punto indefinito posto dietro la nostra testa. I suoi occhi
appaiono vacui e distanti, sembra che egli sia nascosto dentro i
suoi occhi. Espandendo l’esplorazione al viso, si osserva che
esso è privo della gamma di emozioni che esprime la vivacità di
un individuo. La maschera può assumere diverse forme:
- l’espressione del clown,
- l’innocenza del bambino,
- l’espressione di sufficienza,
- l’arroganza del nobile.
La caratteristica costante in ogni mascherata è un sorriso
fisso, senza la partecipazione dello sguardo. La dissociazione
tra il sorriso delle labbra e l’inespressività degli occhi è
tipica della personalità schizoide. Talvolta, esercitando una
pressione con i pollici sugli zigomi e ai due lati del setto
nasale, si spegne il sorriso stereotipato ed emerge
un’espressione cadaverica che ricorda l’aspetto di un teschio.
Il viso si scolora e gli occhi appaiono come orbite vuote.
Sarebbe corretto dire che lo schizoide è ‘spaventato a morte’ in
senso letterale, non come modo di dire. L’espressione del suo
viso è raggelata dal terrore sottostante (Alexander Lowen,
1997). Lo schizoide non osa accettare il bambino che è dentro di
sé, in quanto è terrorizzato dalla paura primaria. I piedi sani
sono basi con tre punti di contatto. I piedi sono in contatto
con la realtà e con la terra mediante la forza di gravità.
Un’imperfezione nel contatto col terreno si traduce in scarso
equilibrio di tutto il corpo. Per la loro funzione, i piedi
indicano l’atteggiamento che una persona assume per affrontare
la vita. Avere i piedi per terra significa possedere aderenza
con la realtà. Nelle persone con tratti schizoidi i piedi sono
piuttosto deboli e debole è il loro senso di realtà. La rigidità
tipica dello schizoide è paragonabile al ghiaccio. Il ghiaccio,
come la personalità schizoide è duro e fragile
contemporaneamente. Il soggetto schizoide non è in contatto con
le sensazioni del corpo, si presenta freddo e non riconosce il
bisogno del piacere fisico. Tuttavia, dimostra passione e
sentimento se si tratta di muoversi energeticamente contro
un’ingiustizia, come difendere i diritti dei più deboli.
Presenta altruismo, le difficoltà personali lo sensibilizzano
verso tale scopo. Compensa la rinuncia alla sua identità
personale con le identificazioni sociali. Per questo motivo,
questa difesa caratteriale si accompagna ad una forte risorsa
nell’espletamento di compiti orientati verso la difesa dei
diritti di soggetti vulnerabili e socialmente deboli. In
azienda, gli specialisti della direzione risorse umane e nel
sociale, i rappresentanti sindacali, sono ruoli ideali per
candidati con queste caratteristiche. (Alexander Lowen, 1997)
“Una osservazione attenta del corpo schizoide rivela diversi
disturbi tipici:
- La metà superiore del corpo presenta frequentemente una
muscolatura ipotonica,
- Il torace è spesso stretto, costretto, contratto e
mantenuto in posizione di espirazione,
- La respirazione, per questo motivo, è limitata,
- Soprattutto per una contrazione cronica del diaframma,
il giro vita è molto stretto, sia dal punto di vista
strutturale: corto asse bisiliaco, sia dal punto di vista
energetico: bassa percentuale lipidica (che rappresenta il
magazzino di energia), e scarsa distribuzione delle cellule
adipose in quella zona),
- L’impressione di un corpo diviso in due (la persona
tenta di dissociare la metà superiore del corpo,
identificata con l’io, dalla sessualità e dalla parte
inferiore),
- Displasia, cioè la presenza di tratti del sesso opposto,
rara nel tipo astenico,
- Nel tipo astenico, lungo e magro, si presentano
attenuate le differenze sessuali secondarie e ridotta la
coordinazione motoria,
- Le ginocchia sono rigide,
- Le caviglie si presentano stecchite, la flessione
dorsale del piede è limitata, con conseguente impossibilità
di flettere completamente le ginocchia mantenendo le piante
dei piedi aderenti al suolo,
- i piedi sono contratti,
- Se presente una fissazione a livello infantile, i
muscoli dei piedi sono cronicamente contratti per sostenere
il peso del corpo, accentuando così la curva dell’arco
(piede cavo),
Si nota un infantilismo anche nei piedi insolitamente e
stranamente piccoli”. (Alexander Lowen, 1997, pag. 72). Lo
schizoide dipende interamente dalla sua forza di volontà e così
compensa la sua difficoltà nel sentire, per questo motivo è
orientato ad essere sempre vigile. La sua muscolatura, per
questo motivo, è costantemente in stato di contrazione, come per
costruire una corazza contro i terrori inconscio sottostante. Il
rompersi della corazza può provocare in soggetti con questa
difesa caratteriale la disgregazione della personalità. A
differenza della persona sana, non può attingere dai sentimenti
elementi indispensabili per l’unità della personalità. Nei
soggetti schizoidi il corpo comunica. Nella persona normale Il
corpo è vitale, la carica energetica periferica si evidenzia
attraverso il tono e il colorito della pelle, la luminosità
degli occhi, postura e movimento aggraziati e nella possibilità
di rilassare i muscoli e stare comodi. Nella condizione
schizoide L’energia è convogliata e incapsulata in nuclei
interni, difesi da una contratta barriera muscolare in costante
stato di rigidità e indispensabile per impedire il collasso. La
bassa carica superficiale rende la pelle particolarmente
sensibile. Il corpo si presenta spesso stretto e astenico,
proprio per la contrazione cronica dei muscoli. Il crollo della
rigidità precipiterebbe lo schizoide in una situazione
schizofrenica. Il collasso comporta la perdita dei confini
dell’io e la distruzione dell’unità e della integrità residua.
Quando la carica di tensione è sufficiente, la struttura
schizoide può cedere ed entrare in una crisi psicotica acuta.
(Alexander Lowen, 1997). Queste caratteristiche indicano come
ruoli professionali che richiedono importanti doti di empatia e
sensibilità sociale, come attività nella relazione di aiuto
collegata all’emotività: vigili del fuoco, infermieri, personale
sanitario, etc. non sono adatti a candidati con tratti schizoidi
nel carattere. Lo schizoide usa la volontà e non il piacere per
collegare la mente e il corpo. Purtroppo la volontà è un
meccanismo di emergenza e se protratta per molto tempo dimostra
fragilità, mentre il piacere è morbido, garantisce elasticità,
come la linfa nell’albero. La malattia somatica e la malattia
mentale sono antitetiche e tendono a escludersi vicendevolmente
(Alexander Lowen, 1997). L’individuo è predisposto all’una o
all’altra ma non ad entrambe nello stesso periodo. Quando si
disintegra la funzione del piacere, possiamo attenderci una
malattia fisica, mentre la disintegrazione della volontà porta a
una malattia mentale. Leopold Bellak, citato da Alexander Lowen
(Alexander Lowen, 1997, pag. 55), osserva, a proposito di questo
fenomeno: “La bassa incidenza di disturbi allergici negli
psicotici, e il loro ripresentarsi dopo il miglioramento e la
guarigione, è probabilmente uno degli esempi meglio documentati
di tale intercambiabilità” (Bellak L., 1950, pag.55). Per questo
motivo soggetti schizoidi, abitualmente, godono di ottima
salute. Anche se la posizione difensiva rappresenta il suo
inferno di ghiaccio, l’individuo con tratti schizoidi ha
convogliato una notevole quantità di energia verso la
razionalità, (io sono la mia mente), questa risorsa rappresenta
un’eccellente caratteristica per ricoprire ruoli che non
prevedono il contatto umano, ma la relazione con oggetti,
strumenti tecnici e informatici. Potranno con successo ricoprire
ruoli importanti in azienda come tecnici informatici, tecnici
specializzati, elaboratori di dati.
Dott.ssa Manuela Aruta
Viale Gorizia 6, 20144 Milano
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Cell. 348 5245461
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