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La
fase di reclutamento, selezione del personale
Cap. 1 La Selezione del Personale
1.3.2 La fase di reclutamento
Il reclutamento comporta l’esplorazione del mercato del
lavoro con l’obiettivo di individuare un insieme di candidati in
possesso dei requisiti previsti per essere inseriti
nell’organizzazione (A. Zerilli, 2002). 20 Per tutte le
organizzazioni è fondamentale reclutamento permanente, ossia
aggiornare continuativamente il database delle candidature
indipendentemente dalle necessità di personale contingenti. Il
reclutamento continuo permette di abbreviare i tempi del
processo di selezione. Con questa modalità, quando si presenterà
la vera esigenza di avviare processi per realizzare nuove
assunzioni, il database dell’impresa sarà adeguatamente
aggiornato con gli ultimi e più interessanti profili dei
candidati. Il responsabile della selezione può scegliere,
attraverso i canali di reclutamento interni ed esterni, diverse
variabili in funzione delle reali esigenze dell’azienda, tra
cui:
- Numero di persone da assumere;
- Caratteristiche del job profile;
- Tipo e durata della formazione per i neoassunti;
- Tipo di assunzione prevista (contratto a tempo
determinato o indeterminato);
- Budget disponibile per il reclutamento e la selezione
(A. Zerilli, 2002).
Si procede inizialmente con la definizione della tipologia di
candidati che l’azienda vuole considerare, sia in termini
quantitativi (scelte di dimensionamento) sia qualitativi
(collocazione del target). Il dimensionamento è collegato al
numero di persone da ricercare: se la posizione oggetto della
ricerca è centrale nel business dell’organizzazione, si deve
maggiormente dimensionare il target allo scopo di avere più
grandi possibilità di contattare i candidati adatti. Nel caso si
trattasse di una posizione secondaria e si presenta l’esigenza
di contenere i costi del processo di selezione, è possibile
restringere la selezione a pochi e determinati candidati. La
collocazione del target è in funzione della localizzazione
geografica e alle caratteristiche delle persone ricercate. La
selezione potrà essere, a questo punto, mirata, cioè indirizzata
alla ricerca di candidati con particolari requisiti, oppure una
selezione non mirata, quindi dedicata a candidati in possesso di
requisiti non specifici. La ricerca mirata anticipa e favorisce
il processo di selezione, in quanto l’attenzione è rivolta a
pochi soggetti in possesso di determinati requisiti. Per
orientare l’attività verso un’ideale individuazione del target è
buona regola segmentare i potenziali candidati sulla base di
determinati elementi, tra cui:
- la formazione scolastica,
- le esperienze lavorative,
- le caratteristiche anagrafiche e personali,
- le motivazioni e gli obiettivi di vita.
È di primaria importanza saper distinguere tra candidati
attivi e passivi. I candidati attivi sono rappresentati dalle
persone che su iniziativa personale si propongono per una
determinata posizione professionale, dopo aver completato un
lavoro di ricerca basato sui propri reali interessi. I candidati
attivi, abitualmente, inviano spontaneamente la propria
candidatura all’impresa, anche in assenza di interventi
specifici da parte della stessa impresa. Oppure, possono aver
risposto ad un annuncio dell’impresa, incuriositi dalla
posizione proposta. I secondi, candidati passivi, sono soggetti
già occupati o comunque non motivati a ricercare un impiego, che
vengono, per diversi motivi, contattati dall’azienda. Una volta
individuato il target ricercato dall’azienda, questa deve
riuscire a raggiungerlo mediante un messaggio efficace. Il
messaggio dell’azienda deve contenere una serie di informazioni
basilari:
- Azienda: il candidato deve riuscire a capire facilmente
gli aspetti qualificanti del soggetto che propone
l’occasione lavorativa. Il nome dell’azienda può essere non
indicato, tuttavia, devono essere specificati e indicati
chiaramente il settore di appartenenza, la dimensione, la
diffusione sul territorio.
- Titolo della posizione: occorre definire il tipo di
lavoro ricercato, chiarendo bene la denominazione e le
caratteristiche.
- Luogo: si deve precisare la posizione geografica in cui
deve essere svolta la prestazione lavorativa.
- L’offerta dell’azienda: è opportuno precisare l’offerta
dell’impresa in sotto il profilo economico, anche se si
sceglie di non indicare la remunerazione monetaria puntuale,
è buona regola rendere noti la parte fissa ed eventuali
benefits.
- Caratteristiche del candidato ricercato: il candidato
deve avere l’opportunità di comprendere se il suo profilo
corrisponde a quello ricercato dall’azienda, per questo
motivo nel messaggio devono essere chiarite le
caratteristiche ricercate, quali età, titolo di studio,
esperienza lavorativa.
- Modalità di contatto: è molto importante precisare in
che modo i candidati possono entrare in contatto con
l’azienda e che forma il candidato deve dare al suo
contatto, in termini di riferimenti da citare sulla busta o
sulla e-mail, tipo di curriculum.
- Dati legali: è necessario indicare chiaramente nel
messaggio il rispetto delle pari opportunità e delle norme
sulla privacy (A. Zerilli, 2002).
Per quanto riguarda il formato, il messaggio può essere
trasmesso in forma orale (via radio o comunicazione diretta),
scritta (tramite la stampa) o virtuale (e-recruitment e job
posting). In funzione della media utilizzato, il formato del
messaggio varia: la stampa è ideale per contenere poche
informazioni adeguatamente evidenziate, la forma virtuale può
contenere molte informazioni, con l’ausilio degli ipertesti. In
seguito, è buona regola concentrare la propria attenzione sul
contenuto del messaggio: il contenuto è la parte emotiva ed
emozionale riguardo l’offerta di lavoro, rappresenta l’elemento
che l’impresa desidera trasferire ai candidati, in modo da
interessarli particolarmente. È importante precisare che la
parte emozionale è per definizione un aspetto soggettivo e non
esistono regole rigide per la predisposizione del contenuto del
messaggio. Tuttavia, un’analisi psicologica e psico-attitudinale
può favorire una certa sintonizzazione tra il cuore dell’azienda
e la sensibilità dei candidati, toccati dalle caratteristiche
del messaggio. Abitualmente, il contenuto è coerente con i
bisogni di sviluppo organizzativo dell’impresa e tende ad
evidenziare la relazione esistente tra contributi e benefici
dell’offerta, esplicitando al candidato cosa l’impresa gli offre
e cosa si aspetta da lui. Frequentemente molte professionalità
ricercate sono presenti nell’azienda.
Il reclutamento interno ha luogo attraverso attività
di mobilità interna e l’utilizzo del database aziendale. Le
aziende più evolute nelle politiche del personale si impegnano
nell’individuazione delle professionalità presenti in azienda e
offrono ai dipendenti occasioni di mobilità interna, che si
comportano opportunità di sviluppo professionale di tipo
orizzontale, quando c’è un allargamento dei compiti o
l’assunzione di nuovi nel mantenimento dello stesso livello di
inquadramento e con analoghe responsabilità, ed uno sviluppo
professionale di tipo verticale, quando il lavoratore riceve la
promozione a responsabilità maggiori in termini gerarchici,
economici e professionali. Utilizzare risorse già presenti in
azienda e far ricorso alla mobilità interna offre due
particolari vantaggi: Si riducono i costi del processo di
selezione, che può essere svolto in modo più agevole. Con questa
modalità, l’azienda si rivolge a persone esistenti e conosciute
nel suo organico, in questo modo l’iter di selezione non
presenterà aspetti complessi e onerosi. Dalla parte del
lavoratore, la mobilità interna ha effetti positivi sul livello
di motivazione: il lavoratore può evolvere all’interno
dell’organizzazione in cui presta la propria attività
impegnandosi per favorire la propria carriera interna. Il
dipendente ha così l’opportunità di autocandidarsi per una
posizione vacante all’interno dell’organizzazione e di esprimere
il proprio desiderio di crescita. Questa possibilità favorisce
una maggiore motivazione del personale, che si traduce 24 in
risorse immediatamente disponibili per l’organizzazione, utili a
ricoprire nuove e più importanti mansioni, collegate a obiettivi
importanti. In sintesi, reclutare lavoratori all’interno
dell’azienda garantisce preziosi benefici:
- Minori costi di selezione e inserimento: comunque tali
costi, anche se inferiori rispetto al mercato esterno,
richiedono un minimo investimento. È indispensabile un
processo di valutazione della risorsa, nonché un periodo di
tempo per consentire al dipendente di ambientarsi,
comprendere adeguatamente e padroneggiare le nuove mansioni
e socializzare con i nuovi colleghi.
- Conservazione e rafforzamento di aspetti collegati alla
stabilità e continuità del mercato interno.
- La formazione specifica su questi soggetti in competenze
particolari consente, attraverso un riposizionamento dei
lavoratori all’interno dell’organizzazione, di favorire il
ritorno in termini operativi ed economici dell’investimento
necessario per l’obiettivo.
- La stabilità dell’impiego e l’equilibro fra flussi di
lavoratori in entrata e in uscita favoriscono buone
relazioni con i sindacati.
- Tuttavia, l’azienda, utilizzando i canali di
reclutamento interno, deve considerare i seguenti costi: •
Le risorse umane all’interno dell’azienda, non venendo
rinnovate da elementi esterni, rischia di diventare
obsoleto, per questo motivo sono necessarie attività di
aggiornamento continuo.
- Il reclutamento interno deve anticipare la stima della
disponibilità di personale in funzione delle esigenze
attuali. Sono necessarie attività di programmazione che
rappresentano un costo per l’organizzazione. Tra gli
strumenti utili al reclutamento interno abbiamo:
- Banche dati aziendali: sono costituite da database dove
sono contenute le informazioni circa il personale di
un’azienda, è molto importante che seguano un costante
aggiornamento.
- Bacheca degli annunci (job posting): si rendono note le
posizioni libere all’interno dell’azienda, offrendo la
possibilità al personale di autocandidarsi mediante il
semplice invio di una richiesta, del curriculum oppure
attraverso la compilazione di un modulo predefinito.
- Intranet aziendale: gli annunci sono pubblicizzati
mediante l’intranet aziendale, in questo modo le domande di
candidatura dei dipendenti utilizzeranno questo strumento
tecnologico.
- Segnalazioni: i manager segnalano i propri collaboratori
perché possano andare a ricoprire posizioni vacanti.
- Candidature spontanee: i dipendenti potranno
autocandidarsi per determinate posizioni, anche in assenza
di una precisa segnalazione da parte dell’azienda, ad
esempio, utilizzando la bacheca degli annunci.
- Inventario delle abilità (skill inventory): costituisce
un archivio delle competenze, delle abilità e dei
comportamenti dei dipendenti di un’azienda. Mediante questo
strumento l’organizzazione è in grado di monitorare il
patrimonio conoscitivo dei dipendenti e valutare se questi
sono adatti ad eventuali trasferimenti interni in altre
posizioni (www.Indeed.com).
- Tavole di rimpiazzo: Queste tavole consentono di
definire quali persone sono adatte ad andare a sostituire i
dipendenti uscenti sulla base delle competenze, delle
abilità e delle conoscenze in loro possesso.
Le imprese raramente nella ricerca di personale si rivolgono
al solo canale di reclutamento interno, è spesso necessario
ricercare all’esterno nuove creatività nel pensiero e
professionalità non presenti nel mercato interno, che non
possono essere sviluppate mediante semplici attività di
formazione. Abitualmente, un’impresa orientata quasi
esclusivamente al reclutamento interno, ha come obiettivo quello
di motivare i propri dipendenti, elevando il morale e
rafforzando l’identità. Riguardo al reclutamento esterno, i
canali di reclutamento esterno offrono all’azienda la
possibilità di acquisire non solo competenze specialistiche, ma
anche approcci, metodi, sensibilità, valori al momento non
disponibili internamente. Si favorisce il reclutamento esterno,
quando non è possibile far fronte al fabbisogno di personale
utilizzando esclusivamente i canali di reclutamento interno e
quando si ricercano competenze e abilità non presenti nel
patrimonio umano della stessa azienda. L’inserimento di nuove
competenze in azienda e l’espansione della cultura aziendale con
la presenza di nuovi lavoratori è piuttosto importante per le
imprese oramai datate, con funzionalità rigide da molto tempo.
Uno svantaggio dell’attività di reclutamento esterno è
rappresentato dal maggior costo da affrontare. La selezione
esterna può prevedere il contatto diretto dell’azienda con i
candidati, oppure la presenza di intermediari. Nel secondo caso
è opportuno operare una distinzione fra i vari intermediari: il
servizio offerto può provenire da scuole, istituti di formazione
e università, centri di formazione professionale, associazioni e
ordini professionali, società di outplacement, centri per
l’impiego e uffici informa-giovani. Il servizio informa-giovani
è gratuito per le imprese. Questo ultimo servizio ha l’obiettivo
di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro,
segnalando i curricula più adatti alla figura professionale
ricercata. Mentre il servizio erogato da studi privati, società
di selezione del personale e di head hunting è a pagamento ed il
suo costo per l’azienda è spesso del 25% della retribuzione
lorda annua della persona selezionata. Il servizio consiste
nella presentazione all’organizzazione di una rosa di candidati,
mediamente da due a cinque, tutti idonei a ricoprire il ruolo
desiderato. Tra il servizio gratuito ed il servizio a pagamento,
abbiamo quello offerto dalle Agenzie per il lavoro, le quali
forniscono gratuitamente i curricula dei candidati, se l’impresa
selezioni uno di questi candidati, il lavoratore viene assunto
dall’agenzia e prestato all’azienda per svolgere la sua attività
lavorativa, per un periodo di tempo concordato preventivamente e
a fronte del pagamento, da parte dell’azienda, di un onorario
mediamente del 15% del costo complessivo del dipendente,
maggiorano naturalmente dal costo del dipendente stesso. Questa
opportunità è particolarmente apprezzata dalle imprese, infatti
consente di fare fronte a picchi stagionali di lavoro, di
soddisfare esigenze legate alla flessibilità del lavoro, inoltre
offre la possibilità di valutare bene un lavoratore prima di
procedere verso una vera e propria assunzione. I lavoratori
assunti con questa modalità possono essere impiegati
nell’azienda per un periodo non superiore a trentasei mesi e con
un numero massimo di sei proroghe. Se l’azienda vuole contattare
in modo autonomo i vari candidati può avvalersi di inserzioni su
organi di stampa (quotidiani e periodici) e dell’utilizzo del
web. In generale, gli strumenti di cui usufruisce il
reclutamento esterno sono:
- Pubblicità e media: La maggioranza
dei quotidiani a diffusione locale e nazionale presenta uno
spazio per gli annunci di lavoro. La particolarità degli annunci
sui quotidiani è che se da un lato consentono di raggiungere una
ampia platea di persone, dall’altro favoriscono uno scarso
filtro, quindi il lavoro di selezione ne risulta appesantito. I
messaggi sulle riviste specializzate sono rivolti invece ad un
numero ristretto di fruitori e questo permette di diminuire il
tempo della fase successiva di selezione, ma d’altra parte la
scarsa diffusione e la periodicità di queste riviste mal si
sposano con una ricerca di personale dal carattere tempestivo ed
urgente.
- Candidature spontanee: le persone inviano la propria
candidatura all’impresa, via posta o internet, o presentandosi
presso la sede dell’organizzazione. L’azienda di solito assegna
l’attività di raccolta e classificazione dei curricula ad una
risorsa della funzione Human Resources o si affida ad una
agenzia specializzata esterna.
- Passaparola: i dipendenti dell’impresa comunicano a
individui esterni le posizioni vacanti. Questa modalità che
si basa sui contatti interpersonali risulta preziosa per le aziende di piccole e medie dimensioni
che così abbattono i costi e riducono i tempi del reclutamento.
- Per non incorrere nel favorire persone appartenenti all’
ambito familiare o sociale è preferibile quando il passaparola
si rivolge a clienti e fornitori, che di solito segnalano i
candidati migliori per non compromettere il rapporto con
l’azienda, suggerendo candidature disallineate.
- Liste di
scuole/università e contatti con le stesse: gli enti di
formazione possono segnalare alle aziende gli studenti. Di rado
gli uffici di placement degli istituti forniscono informazioni
complete, quindi la fase di selezione spesso necessita un lavoro
accurato.
- Gli stage sono esperienze formative che offrono
importanti opportunità per gli studenti e costituiscono per le
aziende ospitanti l’occasione di conoscere dei candidati
mettendoli alla prova in concrete attività lavorative.
- Associazioni professionali, imprenditoriali e sindacati: questi
offrono un servizio solitamente gratuito sia per le persone che
vi si rivolgono che per le imprese, adoperando degli sportelli
del lavoro in modo da agevolare l’incontro tra domanda e offerta
di lavoro.
- Agenzie per il lavoro: sono enti della regione che
erogano somministrazione, ricerca e selezione del personale,
formazione e attività di sostegno alla ricollocazione
lavorativa.
- Centri per l’impiego: rappresentano l’evoluzione
degli uffici di collocamento e possono essere definiti come
strutture pubbliche che erogano gratuitamente sevizi di incontro
della domanda e dell’offerta di lavoro. I centri per l’impiego,
data la loro natura sociale e pubblica, servono principalmente
la fascia bassa del mercato, che non è gestita dalle agenzie
private.
- Recruiting on-line: ci sono portali che si
avvalgono della tecnologia internet come Linkedin, Monster,
Infojob e numerosi altri. Sempre più le aziende ne avvalgono per
il reperimento delle candidature.
- Società di selezione e di
Executive search: ci sono società che ricercano qualsiasi
professionalità e sono le cosiddette generaliste, altre
specializzate in settori (ad es. commerciale/marketing,
informatico, pubblicitario) ed altre di executive search, che
operano nella ricerca di dirigenti. Queste ultime sono spesso
denominate di head hunting e nascono alla fine degli anni
Quaranta negli Stati Uniti. In Italia la prima società di
executive search nasce nel 1969 dalla collaborazione di due ex
dirigenti d’azienda, ossia Gianfranco Lanza della Edison e
Roberto Giunta di IBM.
Quando l’azienda cliente commissiona al
consulente della società di selezione o di executive search una
ricerca descrive il profilo della persona ricercata, comprensivo
di competenze specifiche e distintive. Il consulente compila il
job description e individua il segmento di mercato del lavoro
nel quale ricercare il candidato, definendo nel caso di
professionalità più elevate un target list, che può includere i
concorrenti dell’azienda cliente e imprese operanti in settori
differenti. La società di consulenza mette a punto la long list
con i nominativi dei candidati da contattare (D. Butera, P.
Iacci, 1999). Seguono le interviste dei candidati allineati col
profilo ricercato, che vengono poi contattati al telefono o in
videochiamata, così da fare una prima valutazione e screening.
In seguito, ad una short list di candidati viene fatto un
colloquio individuale o di gruppo ed eventualmente a discrezione
del sezionatore possono essere somministrati test psicometrici
e/o prove pratiche. Infine il selezionatore presenta all’azienda
cliente una short list di candidati tra i quali viene scelto il
candidato maggiormente in linea col profilo e quindi più
adeguato ad essere inserito nell’organizzazione. I costi
della selezione svolta da società specializzate sono
significativi e particolarmente alti quelli società di executive
search, quindi la scelta è adatta alla ricerca di
professionalità di medio-alta qualificazione (S. Olivero, 2005).
Dott.ssa Manuela Aruta
Viale Gorizia 6, 20144 Milano
Mail:
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Cell. 348 5245461
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