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Anziani, terza età in salute, effcienza fisica
Osservo spesso gli anziani e comprendo che oltre gli “anta” esiste una profonda differenza tra età anagrafica ed età fisiologica. Inizio a riflettere, frequento palestre di fitness da quarantacinque anni ed ho conosciuto tante, tantissime persone che hanno passato i cinquanta, sessanta anni e oltre mantenendo una splendida efficienza fisica e ottima salute. I personal trainer di fitness studiano le tipologie di adattamenti: genetici, extragenetici e incrociati.
Gli adattamenti genetici riguardano il programma genetico, codificato nel nucleo cellulare e sviluppatosi nel corso dell'evoluzione. Il programma genetico non è modificabile nel corso della vita di un individuo, le sue mutazioni richiedono periodi di tempo secolari e millenari. Riguardano la specie e non un singolo individuo. Gli adattamenti extragenetici si ottengono con l'allenamento, avvengono in strutture potenzialmente modificabili, evidentemente all'interno dei limiti stabiliti dalle caratteristiche genetiche soggettive (genotipo). Gli adattamenti extragenetici si dividono in: metabolici e epigenetici. L'adattamento metabolico è l'insieme delle modificazioni funzionali e metaboliche che seguono immediatamente la somministrazione dello stimolo. E' rappresentato da adeguamenti cardiorespiratori e da alterazioni biochimiche, che portano ad un'attivazione metabolica delle funzioni cellulari. Ad esempio, per una persona che abita ad un piano alto di uno stabile, un guasto all'ascensore lo costringe a salire i gradini per un certo numero di piani. L'aumento della frequenza cardiaca e del consumo di ossigeno, che fanno seguito a questa attività, rappresentano gli adeguamenti e le alterazioni citate. Nel caso in cui l'ascensore non fosse aggiustato in tempi brevi, salire i gradini dello stabile diventerà un'abitudine quotidiana e l'aumento della frequenza cardiaca tenderà ad attenuarsi a parità di prestazione. Questa maggiore facilità, data dalla ripetizione nel tempo della stimolazione, rappresenta un adattamento epigenetico. L'adattamento epigenetico è l'insieme delle modificazioni stabili conseguenti al ripetersi nel tempo dello stimolo allenante. Questi cambiamenti di carattere morfofunzionale sono più stabili e si producono con lentezza. Rimangono permanenti quando lo stimolo è somministrato nel tempo con una certa regolarità (2 o 3 allenamenti settimanali, per un lunghissimo periodo). L'attività motoria svolta in palestra produce adattamenti epigenetici. La forza e il conseguente tono muscolare sono adattamenti epigenetici. L'adattamento epigenetico si realizza per effetto della supercompensazione. Consiste nel fatto che l'organismo reagisce, dopo una serie di stimoli, migliorando la propria capacità funzionale, si prepara a sopportare uno stimolo di pari intensità con maggiore facilità. La conoscenza dei tempi della supercompensazione è fondamentale per la programmazione dell'allenamento. Si tratta di un fenomeno assolutamente soggettivo e condizionato da diversi fattori: età, livello di allenamento, costituzione fisica, emotività, quantità e qualità del sonno, stress psicofisico generale. Per questo motivo è fondamentale l'intervista (tipo anamnesi) preventiva da parte del Personal Trainer, per poi poter pianificare un programma di allenamento personalizzato. Gli adattamenti incrociati indicano il fenomeno per il quale, ad uno stimolo in grado di produrre un adattamento principale, seguono altri processi, sempre di natura adattativa a carico di strutture e funzioni non direttamente coinvolte. Il miglior tono generale ed uno stabile stato di salute psicofisica collegati all'attività fisica, sono la conseguenza degli adattamenti incrociati. E' noto ai frequentatori abituali delle palestre che la frequenza nel tempo di episodi febbrili, malattie da raffreddamento e altre problematiche fisiche è nettamente inferiore quando il corpo è allenato regolarmente in palestra. Non servono allenamenti particolarmente stressanti e impegnativi, sono sufficienti due allenamenti alla settimana di un’ora, eseguiti con impegno e intensità moderata.
Vorrei citare un articolo apparso su Muscle & Fitness n° 98 del Dicembre 1999 - pag. 134 intitolato l'eterna giovinezza.
Ho intenzione di vivere in forma fino a 100 anni! Nelle foto Bob Delmonteque, ripreso all'età di 19 anni e all'età di 76 anni. Il rallentamento del processo di invecchiamento di Bob è stato definito un miracolo. Il suo corpo è il risultato di lavoro in palestra che si è protratto per oltre mezzo secolo. L'insegnamento che possiamo trarre dall'esperienza di Bob è che il fitness è un investimento a lunghissimo termine. Quando il fitness entra nella filosofia e nello stile di vita di una persona in età utile, si dimostra una attività straordinaria, la vera medicina naturale per invecchiare bene e vivere con la gioia del proprio corpo nel corso della terza età.
Bob dichiara: "Io non credo nella forza di volontà, perchè implica una conflittualità. La mia motivazione scaturisce da fonti più profonde, come i sogni, la speranza, la fede e l'entusiasmo. Dimostra che un corpo straordinario oltre i settanta anni è accompagnato da una profonda saggezza”.
Riguardo la forza di volontà, ci sono famiglie nelle quali i genitori utilizzano la loro forza e il loro potere superiore per costringere i bambini a ubbidire ai loro ordini. I bambini non hanno la possibilità di ribellarsi per paura delle possibili conseguenze, in questo scontro di volontà i più deboli devono sottomettersi incondizionatamente. Ogni sottomissione ha un duplice effetto sulla personalità del bambino. Riduce il senso di sé, indebolendo così il suo processo di sviluppo consapevole e integrato. In altre parole, perde l'autenticità in quel preciso momento della sua vita e contemporaneamente aumenta il suo legame con l'Io come rappresentante del potere. Diviene così cosciente dell'Io e centrato sull'Io, di conseguenza interessato fortemente al potere. Supera in questo modo la sua fase di separazione individuazione ed entra nel periodo edipico (3 - 6 anni) con sentimenti contrastanti: desiderio sessuale per il genitore di sesso opposto, paura e ostilità verso entrambi i genitori e la consapevolezza che il sesso possa essere utilizzato nella lotta di potere. La forte tensione che si svilupperà nel bambino per questo triangolo (bambina/o - genitore di sesso opposto - genitore dello stesso sesso) che gli porta paura e ostilità condensate, si risolverà con la perdita della sensazione sessuale, meglio conosciuta come castrazione psicologica. L'aumento della coscienza dell'Io ha un effetto inibitore sull'espressione delle sensazioni e sull'abbandono al sonno e all'orgasmo. Nella sua forma meno grave la coscienza esagerata di sè porta al narcisismo patologico. Con la sua capacità di controllare e dirigere l'attività volontaria, l'Io può comandare il corpo, la forza di volontà nasce da questo meccanismo. Attraverso la sua esagerata forza di volontà l'uomo può trascendere la natura animale, vivendo solo immerso nella cultura, senza un equilibrio dinamico e senza armonia, funzionale alla gioia di vivere. Così facendo si separa dalla natura e diventa vulnerabile alla malattia. Questo pericolo è meglio comprensibile se paragoniamo la personalità a un cavallo col suo cavaliere. In questa analogia il cavallo rappresenta il corpo, mentre l'Io è il cavaliere. Quando cavaliere e cavallo sono ben sintonizzati, possono percorrere molta strada insieme e provare entrambi piacere. Ma un cavaliere insensibile al suo cavallo può farlo cadere. Allo stesso modo, un Io che non è in contatto con le sensazioni del proprio corpo ed è spinto da un'irresistibile pulsione alla riuscita, può portare il corpo a un crollo fisico. Se un cavaliere non è in sintonia con il cavallo sarà disarcionato. Un Io dissociato dal corpo andrà in pezzi, come un cavaliere che cadendo dal cavallo si farà molto male una volta abbattuto al suolo. In questa metafora i danni che riporterà il cavallo indicano la malattia fisica, mentre i danni subiti dal cavaliere rappresentano la sofferenza psichica. (Alexander Lowen, Paura di vivere, Astrolabio 1982, pag. 180). Un’attenzione e la cura del corpo sono doni importanti che ogni individuo può offrire a sè stesso nel corso della propria vita. Il piacere del movimento, il piacere dell’allenamento e le sensazioni corporee percepibili al termine di un buon allenamento in palestra, come anche dopo una classe di esercizi di movimento bioenergetico, rappresentano l’investimento più redditizio in termini anti-narcisistici. La possibilità di raggiungere la terza età in buona salute, poter giocare e prendere in braccio i propri nipotini senza acciacchi, una forza diminuita per effetto del naturale decadimento fisico, ma ancora presente per effetto della forza conquistata negli anni giovanili, sono un premio meraviglioso in contatto con la gioia di vivere.
Questo articolo vuole sensibilizzare i giovani e le persone mature a pensare al fitness e agli esercizi psico-corporei bioenergetici, come ad un compagno di viaggio piacevole, simpatico e divertente, a lunghissimo termine. Un investimento collegato al destino. Esistono resistenze inconsce per la cura di se’ che possono essere attraversate. Citando Carl Gustav Jung: “Rendi cosciente l’inconscio, altrimenti sarà l’inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico, Supervisore
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale - cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale psicoterapia di coppia
- meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti,
conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo
- di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico
- è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico
- la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali
per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia - inchioda l'individuo,
tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di
lui
problemi caratteriali, relazionali - bisogno di intimità
e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi
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