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grazia, bellezza e psicoterapia
Il trattamento terapeutico aiuta il paziente a percorrere un
viaggio a ritroso nel tempo, quando il vero sé appariva meno
turbato dagli “attacchi” dell’ambiente e più radicato nel corpo
sotto forma di grazia e bellezza, uno stato di benessere che
rappresenta la salute degli esseri viventi. La verità di un
individuo sgorga dalla capacità di sentire il proprio corpo e
viverlo senza tradirlo. La conoscenza di sé espande i sensi, non
li contraddice.
Quando i sensi ci dicono che una persona è malata, ci aspettiamo
che accertamenti medici offrano informazioni sul tipo di
malattia. Una persona non può essere descritta sana quando la
sua apparenza lo smentisce. Purtroppo spesso accade. La nostra
cultura tende ad ottundere naturale la capacità di vedere l’occhio vacuo, lo sguardo desolato, i corpo
costretti di pazienti schizoidi o le mascelle tese e i petti
gonfi dei nevrotici. Probabilmente questi particolari sono
osservati, ma la tendenza è di non fidarsi delle proprie impressioni.
Ci basiamo unicamente su test clinici (importantissimi a
scopo diagnostico, ma non a scopo preventivo quando non è
presente ancora alcuna sintomatologia) per
verificare la situazione: la priorità della verità oggettiva
distorce la realtà. La comprensione della realtà è la verità
soggettiva, si tratta delle soggettive sensazioni e impressioni
sensoriali. Avvertiamo che la verità è bella quando ci si
presenta, al contrario, la falsità e la disonestà sono brutte.
Esiste un rapporto tra bellezza e verità. Gli psichiatri possono
testimoniare che tra i “pazzi” si trovano donne bellissime e
uomini prestanti, tuttavia nessun paziente schizoide trova bello
il proprio corpo. Infatti, c’è una diretta relazione tra
bellezza e salute. I bambini sani ci colpiscono per quanto sono
belli; ammiriamo i loro occhi brillanti, la carnagione luminosa
e i corpi ben fatti. Apprezziamo un animale per la sua vitalità,
grazie ed esuberanza. Per contro, malattia e infermità hanno un
effetto repellente: è difficile vedervi bellezza. Se la bellezza
viene tenuta separata dalla salute, è dissociata dai più
significativi aspetti dell’esistenza.
I greci, la cui cultura è una pietra miliare, non facevano
distinzione tra bellezza e salute: la bellezza fisica era
ammirata come un’espressione stessa della salute. Le loro
sculture mostrano il rispetto che avevano per la bellezza del
corpo umano. E’ singolare che in quasi venticinque anni di
esperienza ho potuto osservare come i praticanti di fitness in
modo salutare, cioè nel rispetto del proprio corpo e della
propria finestra di tolleranza, cambiano i loro corpi,
avvicinandoli alle sculture greche. Un
dato interessante riguarda lo stato di salute, questi atleti
sono molto più sani di quanto lo erano stati prima di cambiare
il loro corpo. Attraverso una serie di adattamenti incrociati la
bellezza del corpo compenetra lo stato di salute. Gli
adattamenti incrociati indicano il fenomeno per il quale, ad uno
stimolo in grado di produrre un adattamento principale
(adattamento epigenetico da attività motoria mirata), seguono
altri processi, sempre di natura adattativa a carico di
strutture e funzioni non direttamente coinvolte (ad esempio
il sistema
immunitario). Il miglior tono generale e uno stabile stato
di salute psicofisica, collegati all'attività fisica, sono la
conseguenza degli adattamenti incrociati, come avviene con l'attività
bioenergetica. Occorre
ricordare e sottolineare che se l'attività di fitness non dovesse rispettare
l'individuo nella sua interezza, che nello specifico significa
soprattutto:
- Considerare le personalissime
caratteristiche strutturali e articolari,
- Considerare lo stile di movimento e la grazia nei gesti
spontanei,
- Ricercare un ritmo, uno stile di movimento ed un
controllo psicomotorio nell'esecuzione degli esercizi,
- Scegliere accorgimenti fisiologici congruenti, salutari e
personalizzati,
- Condividere le scelte con l'allievo in modo da costruire una
relazione leale, sincera e autentica,
- Saper valutare e considerare la sua mutevole
finestra di tolleranza,
- Calibrare lo stress da attività motoria in modo da renderlo
adatto a produrre stimolazioni salutari e non nocive
(eustress - distress),
La stessa potrebbe dimostrarsi pericolosa e nociva a lungo
medio/lungo termine.
Se la bellezza e
la salute fisica sono collegate, che connessione c’è tra
bellezze e salute mentale? E’ come chiedere che rapporto c’è tra
salute mentale e fisica. La dicotomia che c’è tra
mentale e fisico deriva da una visione meccanicistica della
salute e della malattia. In assenza di lesioni dimostrabili,
siamo riluttanti a considerare un disturbo come malattia.
Nel nostro sforzo di evitare la soggettività ignoriamo i nostri sensi. Quando
guardiamo un bambino sano non vediamo il suo stato di salute:
quello è un giudizio. Quel che vediamo è un’immagine che ci
colpisce perché è bella e che interpretiamo come manifestazione
di salute. Allo stesso modo, un bell’animale ci appare sano.
Pensiamo alla bellezza come qualcosa di piacevole per gli occhi:
un bel quadro, una bella donna, un bel paesaggio. La bellezza
denota un’armonia degli elementi, l’assenza di manifeste
sproporzioni, la presenza di un’eccitazione interna che irradia
la visione totale. Il piacere del bello deriva dalla sua
capacità di eccitare i nostri ritmi corporei e stimolare il
flusso di sensazioni. Nell’organismo animale l’eccitazione e il
flusso di sensazioni associate con il piacere si manifestano
fisicamente come grazia. La grazia è la bellezza del movimento e
completa quella della forma in un organismo sano. Nel momento in
cui si pensa al movimento, il flusso spontaneo di sensazioni nel
corpo s’interrompe, producendo una mancanza di grazia. La
persona dotata di grazia è anche aggraziata. E’ aperta, calda e
generosa. Dà senza sforzo, perché ogni movimento del suo corpo è
un piacere per sé e per gli altri. E’ calda perché non ha
tensioni che limitino il suo respiro e restringano il flusso
dell’energia. E’ aperta perché non ha sviluppato alcuna difesa
nevrotica o schizoide contro la vita.
In un essere umano la
mancanza di grazia è dovuta a tensioni muscolari croniche che
interferiscono con i movimenti ritmici del corpo.
Ogni modello
di tensione rappresenta un conflitto che si è risolto con
l’inibizione di certi impulsi. Se la mancanza di grazia è
causata da conflitti emotivi repressi, la presenza di grazia è
segno di salute emotiva. E se la bellezza del movimento è un
segno di salute emotiva, allora la bellezza della forma dovrebbe
avere lo stesso significato. Poiché la bellezza è piacevole, la
sua connessione con la salute mentale è chiara. L’individuo
capace di prendere e dare piacere, ovvero di sperimentare
pienamente il piacere, è emotivamente sano. Una persona così è
un bell’individuo, perché le sue fattezze e la sua espressione
irradiano le sue buone sensazioni. Gli occhi non sono vuoti, le
labbra non sono tirate, la mascella non è rigida, il corpo non è
congelato e il sorriso non è fisso. Al contrario, gli occhi sono
luminosi, le labbra piene e ben disegnate, la mascella
rilassata, il corpo flessuoso e sodo, il sorriso caldo e
spontaneo. Le sue fattezze mostrano un grado di armonia che
riflette l’integrazione della sua personalità. Una persona così
non è solo emotivamente sana, lo è anche fisicamente, nel vero
senso del termine. (Alexander Lowen, La voce del corpo,
Astrolabio, Roma, 2009). La psicoterapia si pone l’importante obiettivo di aiutare i pazienti
ad avvicinarsi al loro naturale stato di grazie e bellezza che a
suo tempo ha rappresentato la vera essenza della salute
psicofisica.
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale - cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale psicoterapia di coppia
- meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti,
conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo
- di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico
- è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico
- la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali
per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia - inchioda l'individuo,
tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di
lui
problemi caratteriali, relazionali - bisogno di intimità
e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi
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