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stress
Lo stress è una risposta di adattamento a degli stressor (stimoli
di diversa natura che portano l'oganismo e la psiche allo stress).
Essa può essere fisiologica, ma può avere anche dei risvolti patologici.
Si distinguono fra stressor benefici, chiamati eustress (dal
greco eu che significa "bene) che offrono energia e vitalità
all'organismo, inducendo il sistema nervoso alla produzione di
catecolammine (adrenalina e noradrenalina) e il sistema
endocrino alla attivazione e alla azione degli ormoni
corticosteroidi; e gli stressor nocivi, detti distress (dal greco dys che significa "in peggio) che possono portare ad un
abbassamento delle difese immunitarie, oltre ai primari segnali
di allarme (ansia, tensione muscolare, tachicardia, insonnia,
ecc.).
Lo stress si manifesta attraverso una
- prima fase di
allarme a carico del sistema simpatico che predispone
l'individuo alla risposta motoria: lotta e fuga, alla quale
segue una
- fase di "scarica" per mezzo del sistema parasimpatico,
con conseguente rilascio di catecolamine, tra cui la dopamina,
che attiva la sensazione del piacere. Un esempio è il rapporto
sessuale: fase di eccitazione, carico a livello del sistema
simpatico e fase di scarica orgastica, governata dal sistema
parasimpatico. E' nota la sensazione intensa di pace e piacere
che segue, soprattutto per effetto del rilascio di dopamina
endogena. Nell'impotenza orgastica avviene un fenomeno che non
consente la scarica fisiologica, mantenendo l'organismo in uno
stato di tensione.
Possiamo affermare che lo stress "buono" eustress, è rappresentato dall'equilibrio nell'alternanza dei
due sistemi del sistema nervoso vegetativo o autonomo, in una
danza energetica dove la carica rispetta la soggettiva finestra
di tolleranza e la scarica anticipa la sensazione di pace e
piacere, che prepara l'organismo ad una nuova vitalità.
Nella vita relazionale di una persona troviamo stress
oggettivi, collegati ai molteplici eventi stressanti e vissuti
attraverso le proprie tensioni di tratto. Le tensioni di tratto
sono inscritte nell'
armatura caratteriale
e quindi croniche e inconsce. Una seconda tipologia sono
gli stress soggettivi, che avviano nell'organismo tensioni di
stato, cioè riferibili a condizioni contingenti, come la
sensibilità personale, la storia personale, le sue conseguenze
per l'individuo e tutti gli elementi proiettivi. Quando
una persona non riesce a sciogliere le proprie tensioni
muscolari croniche e, di conseguenza, risolvere i propri
problemi esistenziali, aumentano le isole di stress, che si
sommano a quelle prodotte dalle tensioni croniche. In questo
modo la naturale "scarica" trova ostruzioni che non permettono
alla tensione di stemperarsi, aumentano in questo modo le
tensioni di tratto. Un esempio:
allo stesso evento stressante
costituito da una persona maleducata che ci insulta per futili
motivi (una precedenza, la coda alla cassa del bar, etc.)
l'individuo "A" si arrabbia, manifesta in qualche modo la sua
contrarietà, quindi si calma e si dimentica dell'accaduto.
L'individuo "B" anche dopo ore, rimugina continuamente per
l'accaduto e porta il suo malumore in tutti gli ambienti che
incontra successivamente: ufficio, casa, famiglia, amici,
partner, etc. In questa persona si manifestano anche
modificazioni fisiche e metaboliche: il respiro non fluisce
liberamente e profondamente, la frequenza cardiaca è alterata,
la rabbia è inglobata, si strutturano tensioni muscolari che, se non
scaricabili, favoriscono uno stato di diffuso malessere e
tensione. Ci troviamo in una vera fase di resistenza allo stress
che, se dovesse perdurare nel tempo, sarà inevitabile una fase
di crollo, con tutte le conseguenze connesse, malattia sia
fisica, sia psichica: insonnia, dolori muscolari, debolezza del
sistema immunitario, intolleranza, apatia, depressione. Il
disagio si spalma sull'intera vita relazionale, sbiadendo la
percezione dei molteplici colori della vita. L'esistenza si fa
cupa e grigia, una situazione che predispone alla malattia
psicosomatica. Per migliorare questa situazione è necessario
contattare le proprie risorse e recuperare il potenziale
congelato nelle tensioni muscolari.
Le classi di esercizi di
bioenergetica aiutano ad entrare in contatto con il
respiro, ad approfondirlo liberando il diaframma, ad allentare
le proprie tensioni muscolari per trovare una vita migliore e
pulsante. Sentire il proprio corpo consente significa
sentire la propria vitalità emotiva. Si contatta la possibilità
per di poter percepire la vita che scorre nel corpo. In una
società dove il corpo viene intellettualizzato e usato come una
macchina, poter offrire un momento di contatto profondo con
l'energia presente risveglia la gioia di vivere.
Importantissimo nel corso delle classi è la possibilità di agire
gli impulsi aggressivi in un ambiente ed in una situazione
protetta, ed esprimere tutte quelle emozioni negative che, per
vari motivi, non possiamo sfogare. Alexander Lowen (1975) ci
insegna come l'inibizione dell'espressione fisica di un'emozione
porti alla contrazione di quei muscoli coinvolti nel gesto.
In conclusione, lo stress è un elemento essenziale nella vita,
se in armonia, aiuta ad ampliare per adattamento le nostre
potenzialità, in questo caso parliamo di austress. Esistono
tuttavia, elementi soggettivi strutturati nel corso
dell'esistenza, che predispongono a "caricare" tensioni senza
l'opportunità di scaricarle adeguatamente, elevando lo stato di
tensione, tipico delle condizioni di pericolo. In questo caso è
necessario rispettare, curare e amare la nostra abitazione
terrena, il nostro corpo.
Dott. Cosimo Aruta
Psicologo, Psicoterapeuta, Analista Bioenergetico
Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia con il n° 12147
Studio di psicologia, psicoterapia, consulenza di coppia, mediazione familiare a Milano
psicoterapia individuale - cura dell’ansia, della depressione, dello stress del disagio relazionale ed esistenziale psicoterapia di coppia
- meccanismi inconsci possono condizionare gioie, liti,
conflitti, tradimenti e incomprensioni familiari
psicoterapia di gruppo
- di analisi bioenergetica, la conduzione che si struttura anche attraverso il linguaggio del corpo
colloquio psicologico
- è un incontro tra uno psicologo e una persona che lo contatta a causa di un malessere
ansia e attacchi di panico
- la respirazione corta è condizionata da difese caratteriali
per la sopravvivenza infantile
depressione, calo di energia - inchioda l'individuo,
tristezza, sconforto, disagio, malinconia, si impossessano di
lui
problemi caratteriali, relazionali - bisogno di intimità
e auto espressione, paura che i due elementi possano escludersi
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